Il processo di digitalizzazione dello shopping in-store, già in corso da diversi anni, ha sicuramente subito una forte accelerazione in questi ultimi mesi (ne abbiamo parlato già in un precedente articolo che potrete ritrovare qui). Ma al di là degli aspetti strettamente legati alla situazione di emergenza che stiamo attraversando, il connubio tra l’arredamento dei negozi e la tecnologia è molto più profondo. Non solo la digitalizzazione degli store fisici diventerà un aspetto sempre più determinante per la sopravvivenza stessa del retail tradizionale, ma l’integrazione di tecnologie sempre più raffinate sarà sempre più al servizio, non solo del retailer, ma anche del cliente.

Il negozio fisico come luogo di vendita omnicanale

Quello a cui stiamo già assistendo è una trasformazione sempre più radicale dell’esperienza di acquisto tradizionale, che mira ad integrare alcune tecnologie proprie dei negozi digitali all’interno degli store fisici. Il mutamento più visibile è quello legato alla digitalizzazione dei pagamenti, una prassi ormai ampiamente diffusa. Ma anche l’esperienza d’acquisto vera e propria ha conosciuto una profonda trasformazione! Infatti, grazie all’introduzione di sistemi hi-tech quali totem e chioschi digitali, è sempre più parte integrante dell’arredamento dei negozi di qualunque livello e tipologia. Questi sistemi permettono all’utente di navigare in maniera più veloce tra le varie voci del menù e consentono una fruizione che riproduce in tutto e per tutto il processo di acquisto online.

Un esempio su tutti è l’ormai famoso Kiosk di McDonald’s. Si tratta di un totem perfettamente integrato nell’ambiente iconico della celebre catena di fast food, che consente ai clienti di sfogliare digitalmente il menù e di personalizzare la propria scelta. Una volta selezionato il prodotto da ordinare è possibile effettuare il pagamento tramite totem e ricevere il proprio panino comodamente seduti al proprio tavolo.

Non solo menù digitali: arredamento negozi hi-tech

Ma la nuova frontiera del retail è rappresentata dalle cosiddette Boutique Digitali. Si tratta di store con possibilità di provare vestiti senza indossarli grazie all’utilizzo di Smart Mirror capaci di mostrare la vestibilità dei capi sul cliente. Tutti vantaggi offerti dalla Realtà Aumentata, ma non solo. Queste tecnologie, con il supporto di strumenti quali app dedicate e profili utente personalizzati, saranno in grado di offrire pubblicità mirata e consigli su eventuali prodotti con i quali, ad esempio, completare il look. Questo tipo di tecnologia è già in uso presso alcuni store di lusso.

L’obiettivo chiaramente è quello di rendere questo servizio alla portata anche di piccole e medie realtà. Allo stesso modo, è già possibile imbattersi in negozi nei quali, attraverso l’installazione di totem touchscreen, è possibile sfogliare il catalogo; oltre ad avere informazioni circa la disponibilità dei prodotti e la loro collocazione, oppure avere la possibilità di ordinarne la consegna a domicilio.

Uno show in vetrina

Una delle tecnologie più apprezzate tra gli ultimi ritrovati del design hi-tech è sicuramente quella delle vetrine digitali. Si tratta di videowall di grandi dimensioni che sostituiscono l’idea tradizionale di “esposizione” statica attraverso la proiezione di immagini in continuo mutamento. Alcuni di questi sistemi, grazie al supporto di tecnologie che consentono il riconoscimento facciale, sono in grado di trasmettere immagini personalizzate in base all’utenza. È un sistema che ricorda davvero da vicino l’esperienza di acquisto online, in larga parte basata sulla conoscenza profonda delle esigenze dell’utente.

In conclusione il cambiamento in atto sembra condurre su sentieri molto distanti dall’ipotizzata morte del retail tradizionale. Al contrario, l’applicazione agli store fisici di tecnologie un tempo destinate ai solo negozi digitali, sembra marciare verso un rilancio del retail classico. In tale contesto, l’arredamento dei negozi e il design sono sempre più un veicolo fondamentale di questa innovazione.

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